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1) Dizion. 5° Ed. .
LACRIMA e LAGRIMA.
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LACRIMA e LAGRIMA.
Definiz: Sost. femm. Goccia d'umore limpido, che distilla dagli occhi per qualche viva commozione, e principalmente per dolore, o per qualche impressione fisica molesta.
Dal lat. lacrima. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Elle (vespe e mosconi) rigavan lor di sangue il volto, Che mischiato di lagrime, a' lor piedi, Da fastidiosi vermi era ricolto.
Esempio: E Dant. Inf. 18: Guarda quel grande che viene, E per dolor non par lagrima spanda.
Esempio: Petr. Rim. 1, 17: Piovonmi amare lagrime dal viso Con un vento angoscioso di sospiri, Quando ec.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 250: Niuna ve n'era a cui per soperchio riso non fossero dodici volte le lagrime venute in su gli occhi.
Esempio: Panzier. Tratt. 32 t.: Per grandissima ebrietà di diletto, amorose lacrime distillare.
Esempio: Med. L. Op. 4, 70: Secondo Aristotile questa differenza hanno le lacrime che procedono da letizia da quelle che vengono di dolore, che le lacrime liete son fredde, le dolorose più calde.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 86: Sopra il sanguigno corpo s'abbandona, E di copiose lacrime lo bagna.
Esempio: Varch. Boez. 12: M'asciugò gli occhi che gittavano lagrime a mille a mille.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 7: Del cor l'abito altero Depone, e calde e pie lagrime piove.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 21: All'apparir del giorno trovò in terra come un loto, causato dalle continove lagrime che gli erano stillate dagli occhi.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 303: Anch'io sperai, crescendo Su l'orme tue per il sentier d'onore, Chiamarti un dì sul ciglio Lagrime di piacer, non di dolore.
Esempio: Pindem. Poes. 60: A la reina Una lagrima lieta, che la madre In quel punto tradì, tradì la sposa, Spunta sul ciglio.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 24: Tu volgi altrove Gli occhi gravi di lacrime?
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Span. Cur. Occh. volg. Z. 15: E quando ti sia bisogno, mettine (del collirio) una lagrima, o vero gocciola, ne l'occhio.
Esempio: Dant. Inf. 14: Ciascuna parte (della statua) fuor che l'oro, è rotta D'una fessura, che lagrime goccia, Le quali accolte foran quella grotta.
Esempio: Cellin. Pros. 58: E stringasi quel granello (di mastice) (di già caldo) prestamente, innanzi che si freddi: e quando e' si strigne, e' n'esce fuora una lagrima tanto limpida e chiara quanto immaginar si possa al mondo.
Esempio: E Cellin. Pros. 59: Piglisi quelle belle lacrime di mastico chiare, e mettansi in nel detto cucchiaio, e con una palettina d'ariento, o di rame nettissima, si comincino a fare struggere con moderato fuoco, ec.
Esempio: Soder. Agric. 29: I muri gettando lacrime, la carnesecca sudando e colando, le legne o tavole poste sopra il suolo gocciolando, il sale liquefacendosi nei vasi ove si tenga, denotan pioggia.
Esempio: E Red. Ditir. Annot. 173: Nel secondo libro dell'Antologia il vino vien chiamato Lagrime della vite.
Definiz: § II. E usato nel plur., per Abbondanza, Copia, di lacrime, Pianto. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Ed una vedovella gli era al freno, Di lagrime atteggiata e di dolore.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 56: Tancredi, serba coteste lagrime a meno disiderata fortuna che questa; nè a me le dare, che non le disidero.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 257: Tu ora m'hai posto sì a basso, che mai più non credo potere scendere; nel qual luogo siccome più doloroso che alcuno altro, mai senza lagrime non dimorerò.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 130: Ricordoti non ti getti drieto alle spalle le mie riprensioni, che sono con amore e con lagrime.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 15: Nè per lacrime, gemiti o lamenti Che facesse Brunel, lo volse sciorre.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 43, 183: E vedendo le lacrime indefesse, Ed ostinati a uscir sempre i sospiri, ec.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 8: Il Re di Napoli.... significò alla regina sua moglie con lacrime..., esser creato un Pontefice che sarebbe perniciosissimo a Italia.
Esempio: Car. Trad. gr. 49: Cosa degna di lagrime e di lamento..., e della quale io ho spesse volte sentito gran compassione.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 71: E già la notte oscura Avea tutti del giorno i raggi spenti, E con l'oblio d'ogni noiosa cura Ponea tregua alle lagrime, ai lamenti.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 3: Fuggì tutta la notte, e tutto il giorno Errò senza consiglio e senza guida, Non udendo o vedendo altro d'intorno, Che le lagrime sue, che le sue strida.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 224: Rivolto poi a Gentile ed agli altri circostanti, con brevi parole accomiatossi, chiedendo a tutti caldamente che in vece di lagrime vane porgessero utili preghiere per la sua salute.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 177: Questi son dunque i teneri trasporti, Le lagrime amorose, i cari amplessi E le frapposte a' baci Affollate domande?
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 27: Fiera materia di ragionare n'ha oggi il nostro re data, pensando che, dove per rallegrarci venuti siamo, ci convenga raccontare l'altrui lagrime, le quali dir non si possono, che chi le dice e chi l'ode non abbia compassione.
Esempio: Tass. Amint. 1, 2: Pasce l'agna l'erbette, il lupo l'agne, Ma il crudo Amor di lagrime si pasce.
Esempio: Martin. T. V. 11, 253: Quei che seminano tra le lacrime, mieteranno con giubbilo.
Definiz: § IV. E nello stesso significato, usato talvolta nel sing., anche figuratam. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 202: O umile lagrima, tuo è il regno di Dio, tua la potenzia dinanzi al cospetto di Dio nostro giudice.
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 52: E di questo stia sempre ammonito colui che favella, che quando fa il fine del suo detto per via di misericordia, che dica il detto suo brievemente ed in poche parole, perchè niuna cosa più presta che lagrima si secca.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. 20: L'orazione lenisce, e mitiga Dio, la lagrima lo sforza; quella lo unge, e questa il punge.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 242: Promettovi che la lagrima non mi lascia più scrivere. Iddio il vede!
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 96: Creduto avria che fosse statua..., Se non vedea la lacrima distinta Tra fresche rose e candidi ligustri Far rugiadose le crudette pome, ec.
Definiz: § V. Per similit., Piccola parte d'umore che distilla da alcune piante, sia liquida, sia congelata o rappresa. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 158: Fannosi ancora gli predetti innestamenti ne' luoghi caldi, del mese di febbraio; ne' freddi, di marzo, quando le viti lagriman con umore spesso e non acquoso, avvegnachè, fatte nel tempo che acquose versan le lagrime, o vero poi ch'ell'hanno lasciati i pampani, alcuna volta innestate s'appigliano. Possonsi anche far del mese di maggio e di giugno, già consumate le lagrime, se ec.
Esempio: Dant. Inf. 24: Erba, nè biada in sua vita non pasce, Ma sol d'incenso lagrime e d'amomo.
Esempio: Pallad. Agric. 97: La tagliatura (della vite), quando poti, non si vuol fare lungo la gemma, cioè lungo il nodo del tralce, ma più in là, e su tagliando: e questo per la lagrima che troppo uscirebbe per la gemma.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 966: Nè manco si ingannò.... egli nel suo libro delle Composizioni de i medicamenti..., ove vuole che quella pianta che produce le lacrime, di cui in Italia si fanno le corone de' paternostri, sia una spezie di litosperino.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 75: La gomma è una lacrima congelata e rassodata nei tronchi degli arbori che la colano, e fa nel lentisco, olmo, susino e ciriegio, detta orichicco, e nel pesco.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 76: Hanno un umore gli arbori che è loro in lato di sangue, chiamato da certi liquore, da alcuni lacrima; ed è nella corteccia, e più quando muovono.
Esempio: Ricett. fior. 4: Le cose che distillano dalle piante, sono come liquori, lagrime, gomme e ragie, come il balsamo orientale, la trementina, la gomma di lentisco e di ginepro, ed altre.
Esempio: Galil. Op. VII, 213: Abbruciando alcuna lagrima d'incenso, si farà un poco di fumo.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 3: Radici, scorze,... Gemme, lacrime, terre, E gomme, e boli, e sali, ec.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 5: S'è talvolta usato di tignerla con infusione di chermisì, o di quella lagrima che comunemente sangue di drago si chiama.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 17: Qual non sugo provaro o d'arbor lacrima?
Definiz: § VI. Onde Manna in lacrima, Mastice in lacrima, o in lacrime, e simili, dicesi Quella tale sostanza congelata o rappresa, da liquida che era. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 180, 1: Vernice che si distende sul rame..., e si fa: con once una, cera vergine, bianca e netta; once una, mastice in lacrima, ec.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 336: L'altra manna che cola giù per il liscio fusto dell'avornello, e per la forza del sole si condensa in granelletti o sgonfi, si chiama manna in lagrima.
Definiz: § VII. E per Succo che geme dal frutto o dal fiore di alcune piante. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 282: E quando cogliea, per suo mangiare, uno di quelli così fatti fichi che aveano la lagrima, dicea: Non pianger no, che non ti mangerà messere; e mandava giù; e se mille fichi avesse mangiato con quella lagrima, a ciascun dicea ec.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 135: I gigli bianchi si seminano in tutti i modi che si seminan le rose, ed oltre a ciò nascono seminando le lacrime che ne distillano.
Definiz: § VIII. Lacrima batavica, o d'Olanda, e talvolta semplicemente Lacrima. Term. dei Fisici. Gocciola di vetro fuso, temperato nell'acqua o in altro liquido, che battuta nella parte grossa anche un po' fortemente non si spezza, ma che, appena le sia rotta la piccola coda, scoppia con violenza, stritolandosi in minutissime particelle. –
Esempio: Red. Opusc. 4: La codetta di queste gocciole (di vetro), o lagrime, o zucchette che si chiamino, non è vota..., ma è soda e piena, siccome tutto 'l restante.
Definiz: § IX. Lacrima, o Lacrima di Napoli, chiamasi una Sorta d'uva rossa, che fa vino molto colorito, d'assai corpo, e spiritoso. E così pure, od anche Lacrima Christi, si chiama il detto vino. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 53: La lagrima ha preso non so che de la botte, e secondo il Gandolfo era miglior roba a Napoli.
Esempio: Tass. Lett. 1, 34: De' vini non so che mi dica, perchè i chiarelli, i grechi e le lacrime sono troppo famosi.
Esempio: E Tass. Dial. 1, 357: Come è ora la lacrima, la quale tuttochè sia premuta da quelle uve stesse da le quali è espresso il greco, è nondimeno di color vermiglio.
Esempio: Soder. Coltiv. 90: Il vino che si addomanda di lagrima, si fa ancora in questo modo; ec.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 327: Lagrima dunque appellerassi un riso, Parto di nobilissima vendemmia?
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 4: Vin d'amarasche, lacrime e raspati.
Esempio: Red. Ditir. Annot. 173: Parla di quei vini rossi del Regno di Napoli, che son chiamati lacrime, tra le quali stimatissime son quelle di Somma e di Galitte. Le lacrime d'Ischia, di Pozzuolo, di Nola, d'Ottaiano, di Novella, e della Torre del Greco, son tenute in minor pregio, ancorchè sieno molto gagliarde e potenti.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 3, 6: E appunto il ferragosto un villan cotto, Imbottata di lacrima una truffa, Attaccò briga, ec.
Esempio: Fag. Comm. 5, 249: Ma bevine (dell'acqua) prima tu, perchè son sicura che tu le darai un sapore, che parrà mèle, moscadello, lagrima, trebbiano e barbarossa.
Esempio: Trinc. Agric. 83: L'uva chiamata Lacrima di Napoli è di qualità rossa, che maturata perfettamente partecipa quasi del nero.... Ne fa.... in molte pigne, ma piccole, ec.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 153: Nel fare le coltivazioni hanno l'avvertenza di non vi piantare se non che viti di buona qualità, cioè lacrima, canaiolo, sangioveto, mammolo e tribbiano giallo.
Definiz: § X. Lacrime fu anche nome di una Sorta di munizione per le armi da fuoco, che oggi dicesi Goccioloni o Veccioni. –
Esempio: Legg. Band. C. 13, 324: Concediamo a questa milizia.... la facultà di portar l'archibuso a ruota di misura per tutta la Maremma di Pisa..., di poter tirar per tutto all'imbercio, con le lacrime e palline, ad ogni sorte d'animali, ec.
Definiz: § XI. Fiume di lacrime, e poeticam. anche Nembo di lacrime, e simili, sono locuzioni iperboliche, denotanti Grande quantità di lacrime, Pianto abbondante, dirotto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 278: Onde e' suol trar di lagrime tal fiume Per accorciar del mio viver la tela, Che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 39: Ha di lagrime, a tutte le sue voglie, Un nembo che dagli occhi al sen le piove.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 122: Poi ch'allargare il freno al dolor puote,... Giù dagli occhi rigando per le gote Sparge un fiume di lacrime sul petto.
Definiz: § XII. Lacrime di Giobbe. Nome volgare di una Specie di graminacea, annua presso di noi, la quale produce semi a forma di cuore, duri e lustri, adoperati a far corone o rosarj. È la Coix lachryma dei Botanici.
Definiz: § XIII. A calde lacrime, costruito avverbialm. col verbo Piangere a calde lacrime, vale quanto Dirottamente. –
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 114: Li battezzò, piangendone a calde lagrime d'allegrezza anco il buon vecchio Giuseppe, che fra essi ebbe un figliuolo.
Definiz: § XIV. Con le lacrime agli occhi, o anche sugli occhi, vale Piangendo; o semplicemente, Con dispiacere, Di mala voglia, Contro voglia. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 444: Se pur compiacciovi Di questa cosa, lo fo con le lagrime Sugli occhi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 5: Lo mosse da prima a riso, appresso a compassione, mostrandosi il bambino in atto di supplicante con le lagrime agli occhi.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 157: La quale [città] mi par di sentire che con le lagrime agli occhi, con la voce interrotta da' singulti,... ci preghi caldissimamente, dicendo: ec.
Definiz: § XV. Asciugare le lacrime, Rasciugare le lacrime, Tergere, le lacrime, vale figuratam. Cessare di piangere, Porre fine al pianto; ed Essere rasciutte le lacrime, vale Esser finito il pianto, il lutto, o simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 42: Asciugate le lacrime, e per Dio Non mi fate uno augurio così tristo.
Esempio: Cellin. Vit. 495: Io lasciai passare parecchi giorni, tanto che io pensai che fussin rasciutte le lacrime.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 332: Tergi le ingiuste lagrime, Dilegua il tuo martiro; Chè s'io per te respiro, Tu regnerai per me.
Definiz: § XVI. Empirsi di lacrime, vale Piangere abbondantemente. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 272: E detto questo, tutta si empiette di lacrime.
Definiz: § XVII. Muovere a lacrime, o Commuovere, a lacrime, vale Intenerire sino a far piangere. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 90: La confessione tua, figliuolo mio, m'ha commosso a lagrime sì per me e sì per te.
Definiz: § XVIII. Sciogliersi in lacrime, Struggersi in lacrime, o, come anche trovasi, Versarsi, in lacrime, vale Piangere abbondantemente, dirottamente, Abbandonarsi al pianto. –
Esempio: Alam. L. Avarch. 25. 69: Così dicendo, in lagrime e 'n sospiri, In singulti amarissimi si versa.
Definiz: § XIX. Tenere le lacrime, Ritenere le lacrime, o, come anche trovasi, Sostenere le lacrime o Servare, le lacrime, vale Raffrenare il pianto, Farsi forza di non piangere. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. 64: Non potei sostenere alquante lagrime; anzi piangendo mi proposi di dire alquante parole della sua morte.
Esempio: Ovid. Art. Am. 36 t.: Nè le gote dei padre tennero le lagrime.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 245: Delle quali cose.... non poteo tener le lagrime, nè sua lingua temperare.
Esempio: Bocc. Teseid. 9, 19: Ma si non seppe la cosa celare, Nè ritener le lagrime dolenti, Che ec.
Esempio: E Bocc. Teseid. 9, 65: Anzi appena le lagrime servava Che nel cor le facea pietà destare.
Esempio: E Bocc. Teseid. 12, 5: Dentro tenendo le lagrime strette Ch'agli occhi per pietà volean venire, Così parlando incominciò a dire.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 454: Mai leggo le vostre, che di tenerezza possa tenere le lagrime.
Esempio: Dav. Tac. 1, 375: I soldati, per compassione de' lor compagni, non tenner le lagrime.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 442: Durò fatica a tener le lacrime.
Definiz: § XX. Venire le lacrime agli occhi, Cadere le lacrime dagli occhi, o simili, vale Commuoversi al pianto, Intenerirsi tanto da piangere, Venir da piangere. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 194: Lasciaron quasi passar Perseo senza guardarlo, e sì fissi tennero gli occhi a que' giovanetti, che caddero a molti per pietà le lagrime dagli occhi.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 3: Crediate pure, che le lacrime mi vengono agli occhi.
Definiz: § XXI. Lacrime del coccodrillo. –
V. Coccodrillo, §.